Brasile agli Stati Uniti: ‘non mettiamo in discussione la nostra sovranità per eliminare i dazi’

Marianna Perrone

Agosto 4, 2025

Il ministro degli Esteri brasiliano, Mauro Vieira, ha espresso il suo disappunto riguardo alle richieste del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, in merito al procedimento legale contro l’ex presidente Jair Bolsonaro. Durante un evento a Brasilia, Vieira ha definito tali pretese “inaccettabili”, sottolineando che la Costituzione brasiliana non sarà mai oggetto di trattativa. La questione è emersa in seguito all’annuncio dell’aumento dei dazi al 50%, che entrerà in vigore mercoledì 6 agosto 2025.

Critiche a Bolsonaro e al suo entourage

Vieira ha anche lanciato critiche nei confronti di Bolsonaro e di suo figlio, il deputato Eduardo Bolsonaro, attualmente residente negli Stati Uniti. Il ministro ha messo in evidenza come l’ex presidente, attualmente sotto processo per tentato colpo di Stato, e il suo entourage stiano cercando di ottenere supporto internazionale per le loro posizioni. “In questo oltraggioso complotto che prende di mira la nostra democrazia“, ha affermato Vieira, “i fatti e la realtà brasiliana non contano nulla per coloro che si ergono a veicolo di interventi stranieri”.

Dialogo con l’amministrazione Trump

Le parole del ministro degli Esteri giungono in un momento delicato per il Brasile, dove il governo di Luiz Inácio Lula da Silva ha mostrato apertura al dialogo con l’amministrazione Trump per affrontare la crisi economica generata dall’aumento dei dazi. Lula ha ribadito la sua disponibilità a discutere le problematiche in corso, cercando di trovare una soluzione che possa evitare ulteriori tensioni tra i due paesi.

Le sfide diplomatiche del Brasile

Il contesto attuale evidenzia le sfide diplomatiche che il Brasile sta affrontando, con le tensioni interne ed esterne che pongono interrogativi sulla stabilità politica e sull’integrità delle istituzioni democratiche. La posizione ferma di Vieira indica una volontà di difendere la sovranità nazionale, mentre il governo di Lula cerca di navigare attraverso le acque tempestose delle relazioni internazionali.

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